Mi chiamo Jacopo, ho dodici anni, a settembre vado in II^ media, abito a Cordenons (Pn). Il mio sogno sarebbe quello di correre in motocross e diventare un Campione perché sono stra appassionato di questo sport, mi emoziona e mi esalta. Il 14 giugno, con la mamma e il papà siamo andati a Maggiora per vedere il Campionato Mondiale di motocross e tifare Toni Cairoli, è stato bellissimo, ho urlato come un pazzo.
Nel tempo libero mi piace fare passeggiate con la mamma così possiamo chiacchierare tanto e giocare con i videogiochi sportivi perché è come se io fossi dentro al gioco.
Se potessi cambiare qualcosa nel mondo vorrei fare in modo che nessun bambino nascesse con le malattie come la mia, che tutti i bambini potessero camminare, correre, parlare e toglierei anche la cattiveria e la violenza, eliminerei anche i ladri perché ho paura e non mi piace stare a casa da solo per colpa di questa gente malvagia.
Il mio ricordo più divertente è stato quando ero a Modena con la squadra di hockey. I genitori sono andati a visitare la città e noi ragazzi con la scusa che avevamo paura di scaricare le carrozzine e al pomeriggio avevamo la partita, li abbiamo convinti a lasciarci in albergo da soli e noi matti abbiamo iniziato a giocare a nascondino e ad andare su e giù con gli ascensori, abbiamo riso tantissimo e ovviamente scaricato le carrozzine.
My name is Jacopo, I’m 12 and I’m starting 7th grade in september. I live in Cordenons (North-eastern Italy).
My dream is riding a motocross and becoming a champion; I’m really a huge fan of this sport, it excites me and touches me a lot. On June 14, I went to Maggiora with my mom and dad to watch the World Motocross Championship and to support Toni Cairoli. It was amazing, I cheered like crazy.
In my free time I like having walks with my mom because we can chat a lot and I like playing sports videogames because it feels like I’m inside the game.
If I could change something in the world, I’d make it impossible for any kid to have a disease like mine. I’d make it possible for every child to be able to walk, run and to talk. I’d also erase wickedness and violence, and I’d also eliminate the existence of thieves, because I’m scared being home alone because of bad people.
One of my funniest memories is about my stay in Modena with the wheelchair hokey team. Our parents went to visit the town and we convinced them to leave us alone in the hotel, with the excuse of not wanting our wheelchairs to run out of power before of the game in the afternoon. We had a lot of fun: we played hide and seek, we travelled up and down in the lifts, we laughed a lot…and our wheelchairs ran out of battery, of course.